LE PRATERIE
Nella parte interna dei
continenti vi sono vaste aree in cui le precipitazioni non sono mai abbondanti,
con valori compresi tra i 200 e i 750 mm annui, ed il clima è di tipo
continentale, con escursioni termiche molto forti: per alcuni mesi la
temperatura media rimane sotto lo zero e il terreno è coperto da un manto
nevoso, mentre in estate il clima è nettamente più caldo, sui 20°-24°. Qui si
trovano le praterie, che un tempo si estendevano su una vasta area: in Eurasia,
dall’Europa sud-orientale fino alla Mongolia, e in America settentrionale su
tutte le pianure ai piedi delle Montagne Rocciose. Esse erano presenti anche in
Nuova Zelanda e in America meridionale, in una zona caratterizzata da
precipitazioni più abbondanti, tra 500 e 1.000 mm annui: qui però la maggiore
evaporazione riduce l’acqua disponibile, per cui vi è una notevole aridità.
Prateria nella Mongolia Interna (Cina)
L’ambiente naturale prevalente in
queste regioni è la prateria aperta, chiamata anche steppa o, in Argentina,
pampa, in cui le condizioni climatiche sono poco favorevoli alla crescita degli
alberi: la prateria, infatti, è formata da piante erbacee perenni, appartenenti
a specie diverse, e da alcune latifoglie di dimensioni ridotte. Solitamente la
prateria presenta una varietà di specie vegetali assai molto più ridotta della
foresta.
Erbe nella prateria della Mongolia
Steppa presso i Monti Altaj nella Russia asiatica
La pampa argentina
La vegetazione delle praterie
offre cibo e rifugio per un numero limitato di animali, tra cui alcuni grandi
erbivori: l’antilope saiga, il cavallo e l’asino selvatico in Asia, il bisonte
e l’antilocapra in America settentrionale. Nelle praterie vivono anche animali
che scavano le proprie tane nel suolo, come alcune marmotte, i cani delle
praterie (in America settentrionale) e l’armadillo (in America
centro-meridionale). Non sono invece numerosi, soprattutto in Eurasia, gli
uccelli, per la mancanza di luoghi di nidificazione, i rettili e gli anfibi. I
predatori sono costituiti dagli uccelli rapaci e da alcuni mammiferi carnivori,
tra cui il lupo, la volpe e, in America settentrionale, il coyote. Alcuni
animali sono endemici di alcune regioni, come il nandù o il cervo delle pampas
(che vivono in una zona compresa tra il Brasile e la Patagonia), o alcuni
serpenti endemici degli Stati Uniti.
Un esemplare adulto e uno giovane di antilope saiga in Russia
Un kulan (una delle 5 sottospecie di asino selvatico dell’Asia oggi
esistenti) in uno zoo del Canada
Bisonti nel Parco Nazionale di Yellowstone (U.S.A.)
Una marmotta (a sinistra) e un cane delle praterie negli Stati Uniti
d’America
Un armadillo in Brasile
Una civetta delle tane, così chiamata perché ha l’abitudine di
nidificare dentro le tane di altri animali quali il cane delle praterie
Un piro-piro codalunga in Texas: è solo un esempio di uccello che vive
nelle praterie nordamericane
Un coyote nel Montana (U.S.A.)
Un nandù nella Patagonia cilena
Un cervo delle pampas argentine
I terreni dove si è sviluppata la
steppa sono spesso suoli molto fertili. Essi vengono perciò irrigati e
coltivati, in particolare in Eurasia e nell’America settentrionale, oppure vengono
utilizzati per il pascolo, soprattutto nell’America meridionale. Di conseguenza
la vegetazione originaria è stata quasi completamente sostituita da specie
introdotte dall’uomo e sopravvive in alcune aree destinate a parco o
particolarmente aride.
Coltivazioni cerealicole nel Montana (U.S.A.): vaste aree di prateria
sono diventate campi per l’agricoltura
Anche molti animali tipici delle
steppe sono ormai estinti allo stato selvatico, come il tarpan, o hanno
rischiato l’estinzione, come il cavallo di Przewalski, l’antilope saiga e il
bisonte americano. Anche il bisonte europeo era giunto quasi all’estinzione (nel
1927 venne ucciso l’ultimo esemplare selvatico e ne rimanevano 50 esemplari
negli zoo), ma negli anni successivi alcuni esemplari allevati in cattività
sono stati reintrodotti in alcuni Stati europei, in particolare in Polonia e in
Bielorussia.
Un cavallo di Przewalski in Mongolia
Un'antilope saiga in uno zoo statunitense
Un bisonte europeo
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