lunedì 17 agosto 2015

33 Come studiare uno Stato



COME STUDIARE UNO STATO

La scuola media italiana prevede che, dopo un anno di geografia generale, gli alunni studino l’Europa, suddividendola prima per aree (climatiche o storiche, fisiche o culturali; la scelta è molto discutibile), poi per Stati. Questo modo di organizzare l’insegnamento della Geografia (scelto probabilmente senza una vera conoscenza della disciplina) è abbastanza inutile e di solito fa passare agli allievi l’interesse per tale materia, mentre permette da una parte ai docenti di restare nelle calme acque del nozionismo più infecondo, dall’altra alle case editrici di pubblicare libri banali e costosi.
Tant’è. Se proprio si vuole studiare uno Stato (europeo in Seconda Media, extraeuropeo in Terza), che almeno lo si faccia secondo un certo criterio che aiuti ad assimilare gli elementi generali della geografia studiati in precedenza; che diventi, insomma, un metodo di studio. Ne propongo uno che è meccanico e ripetitivo, pur nella diversità degli Stati che possono essere studiati, ma proprio per questo permette di appropriarsi delle strutture fondamentali della disciplina.

GEOGRAFIA FISICA
1- La posizione dello Stato, in rapporto al pianeta Terra (emisfero boreale o australe) e al continente di appartenenza, con l’indicazione dei confini;
2- La superficie (il dato può essere indicato con esattezza, ma è del tutto inutile impararlo a memoria);
3- Il rilievo: monti, colline, pianure, con indicazione di quale tipo di rilievo è predominante;
4- L’idrografia: fiumi, laghi e mari (e coste, che possono essere anche indicate nel rilievo);
5- Il clima: temperature e precipitazioni, con l’indicazione se sono variabili stagionalmente o se sono costanti per tutto l’anno; i venti possono essere tralasciati, a meno che non siano fondamentali per le caratteristiche climatiche (come per esempio con i monsoni);
6- La flora e la fauna presenti negli ambienti naturali rimasti intatti, non modificati dall’intervento umano.
GEOGRAFIA UMANA
1- La popolazione: numero degli abitanti (un numero approssimativo è sufficiente), densità media, caratteristiche etniche (lingua, religione, tradizioni, ecc…);
2- L’economia, distinta nei 3 settori e nei diversi sottosettori, con l’indicazione delle caratteristiche principali, variabili paese per paese;
3- La capitale, con un semplice approfondimento sul suo ruolo economico e culturale;
4- Le altre città (è sufficiente il nome e una caratteristica nota a livello mondiale, se c’è);
5- La politica: tipo di istituzione (repubblica o monarchia) e di governo (democratico o dittatoriale);
6- Le curiosità, tra cui la bandiera, la moneta, la gastronomia, certe forme di divertimento, eccetera (si tratta di informazioni marginali e molto variabili a seconda dello Stato).

Nella maggioranza dei manuali in adozione nella scuola italiana c’è un paragrafo dedicato alla storia dei singoli Stati; mi sembra inutile, oltreché discutibile. Come si fa, per esempio, a riassumere la storia della Francia in mezza paginetta, senza essere superficiali?
Gli insegnanti propongono spesso lo studio di uno Stato accompagnato dal disegno della cartina (fisica e/o politica); l’attività mi vede perplesso, perché è generalmente faticosa, richiede molto tempo e non consente di apprendere particolari nozioni. Io preferirei la consultazione attenta (magari preceduta da esemplificazioni in classe) di una carta geografica, possibilmente su un buon atlante, poiché altri strumenti (mi riferisco a Internet) sono piuttosto inutilizzabili: in rete, infatti, è piuttosto raro trovare una buona carta geografica, completa o discretamente completa e ben leggibile.
Lo schema che ho proposto può essere utilizzato dagli allievi per fare un lavoro al computer, utilizzando il programma che si preferisce (programma di scrittura, slide, visualizzazioni dinamiche, eccetera). Io ritengo importante che le varie voci dello schema siano accompagnate da un’immagine quanto più consona possibile. Da questo punto di vista Internet è sicuramente uno strumento assai ricco, anche se conviene prima conoscere quali siti sono utilizzabili e affidabili, tenendo conto che bisogna sempre fare attenzione alla credibilità delle foto pubblicate in rete (non è raro che un monte sia spacciato per un altro, o che un’usanza brasiliana sia indicata come cilena!). Per questo motivo mi permetto di segnalare l’altro mio blog, che si chiama chiviaggiaimpara.blogspot.com, che, pur essendo ancora in formazione, contiene un buon numero di immagini, tutte controllate e complessivamente sicure (a meno di clamorose sviste, che possono essere capitate anche a me!).
Infine lo schema proposto va usato con flessibilità: uno Stato molto grande richiede una sintesi delle informazioni, uno piccolo un’analisi più dettagliata, in modo che gli allievi non scelgano un Paese o un altro spinti unicamente dal desiderio di fare velocemente o, al contrario, di mettersi in mostra con una ricerca megagalattica.

Esempio di ricerca (di buon livello, secondo me) su uno Stato, sulla base dello schema proposto:

LA FINLANDIA

GEOGRAFIA FISICA
La Finlandia si trova nell’Europa settentrionale ed è la parte più occidentale della grande pianura russa, mentre la zona più a nord rientra nella penisola Scandinava; un terzo del suo territorio si trova oltre il Circolo Polare Artico. Confina a ovest con la Svezia, a nord con la Norvegia e a est con la Russia; è bagnata a sud-ovest dal Mar Baltico (che a sud prende il nome di Golfo di Finlandia, a ovest di Golfo di Botnia).


La Finlandia ha una superficie di circa 330.000 km², cioè un po’ di più dell’Italia.
Il rilievo è in gran prevalenza pianeggiante, poiché i monti sono stati erosi nel corso di lunghe glaciazioni; solo nella parte più settentrionale si incontrano alcuni sistemi collinari e le estreme propaggini delle Alpi Scandinave (il Monte Halti, di circa 1.300 metri di altezza, è il rilievo più alto della Finlandia e si trova proprio sul confine con la Norvegia).

La pianura finlandese

La Finlandia ha un buon numero di fiumi, generalmente però dal breve percorso (il più lungo è il Kemijoki, di 550 km), mentre è ricchissima di laghi, soprattutto nella zona di sud-est, la cosiddetta regione dei laghi. I laghi della Finlandia sono tutti di origine glaciale, infatti hanno una forma allungata e sono poco profondi; i principali sono il Saimaa e il Lago Inari.
Le coste sono lineari lungo il Golfo di Botnia, più frastagliate nel Golfo di Finlandia, in particolare nelle isole che formano l’arcipelago di Åland.

Il lago Saimaa

Data la latitudine, la Finlandia ha un clima rigido, con temperature molto basse in inverno e fresche in estate (tra i 15 e i 20 gradi centigradi); lungo le coste la presenza del Baltico mitiga in parte le temperature. Le precipitazioni non sono elevate, maggiori nella tarda estate; le nevicate invernali non sono frequenti, ma a causa delle basse temperature la neve rimane sul terreno molto a lungo.

Un bosco di conifere innevate

La flora è quella caratteristica delle regioni boreali: boschi di conifere più a nord, boschi di latifoglie più a sud, con tundre nelle aree più settentrionali. La fauna selvatica è quella tipica della taiga: cervi, lupi, orsi, animali da pelliccia (ermellini, visoni, volpi, castori) e numerose specie di uccelli e di pesci. L’animale tipico della Lapponia (la regione più a nord) è la renna, che viene allevata.

Due renne
GEOGRAFIA UMANA
La Finlandia ha una popolazione di poco più di 5 milioni di abitanti, con una densità media molto bassa (15 abitanti per km²), maggiore a sud dove il clima è più favorevole. La grande maggioranza della popolazione appartiene al gruppo etnico dei Finni: parla il finlandese ed è di religione cristiana protestante. Tra le minoranze va segnalata quella svedese e quella dei Lapponi (o Sami), che vive nelle regioni settentrionali.

Un allevatore di renne di etnia Sami

Date le temperature, l’agricoltura in Finlandia è scarsamente praticata, ma produce comunque orzo, barbabietole da zucchero, avena e patate. Di una certa rilevanza economica è l’allevamento di renne e animali da pelliccia e la pesca è in grado di soddisfare il mercato locale, ma la risorsa principale del paese è costituita dallo sfruttamento delle foreste, cui si legano alcuni settori industriali: quello per la lavorazione del legno e quello della produzione di carta e cellulosa. In tempi recenti si sono sviluppati il settore dell’elettronica e quello delle telecomunicazioni: la multinazionale Nokia è finlandese. Il commercio estero è molto sviluppato, soprattutto per quanto riguarda l’esportazione dei prodotti dell’industria del legno.

Un’industria per la produzione di carta

Capitale della Finlandia è Helsinki, che assieme ad altre città (Espoo, Vantaa e altri centri minori) forma un agglomerato urbano di circa un milione di abitanti, un quinto dell’intera popolazione finlandese. Helsinki è il principale polo commerciale del Paese e centro amministrativo e culturale.

La cattedrale luterana di Helsinki

Le altre città della Finlandia sono tutte di medie dimensioni; le principali sono Tampere (che ospita annualmente rassegne di musica e cinema e manifestazioni sportive) e Turku, considerata il centro più antico del paese.

Una veduta della città di Turku

La Finlandia è una repubblica parlamentare di tipo democratico, con più partiti che si presentano alle elezioni che si svolgono ogni 4 anni.

Il palazzo sede del Parlamento finlandese a Helsinki

La Finlandia ha avuto e continua ad avere una storia piuttosto ricca musicalmente: il compositore Jean Sibelius è un eroe nazionale, mentre attualmente sono numerosi i gruppi che fanno musica folk e quelli che suonano un particolare hard rock, spesso in lingua finlandese. Il paese ha anche una ricca tradizione di tango finlandese ed è conosciuto in tutto il mondo il suo regista cinematografico più importante: Aki Kaurismaki. L’orienteering (che è una disciplina sportiva nata nella vicina Svezia) è molto praticato in Finlandia. La Finlandia ha inventato la sauna secca, o finlandese.

Monumento a Jean Sibelius a Helsinki



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