POPOLAZIONE ED ECONOMIA
Quando si parla di economia, si
fa riferimento sostanzialmente a due cose:
1-
i soldi
2-
il lavoro
Sono due aspetti strettamente
connessi, dato che per avere soldi bisogna lavorare.
In realtà non tutti svolgono un
lavoro, per questo la popolazione viene suddivisa in due categorie:
1-
la popolazione attiva (o forza lavoro)
2-
la popolazione non attiva
La popolazione attiva comprende:
- gli occupati (o addetti), cioè
tutti coloro che svolgono un lavoro
- i disoccupati, cioè coloro che
non hanno un lavoro, perché l’hanno perso, però lo cercano
- i giovani in cerca di
occupazione, che di solito appena terminato gli studi e cercano di entrare nel
mondo del lavoro.
Solitamente nelle statistiche
economiche disoccupati e persone in cerca di prima occupazione vengono
conteggiati assieme.
Due esempi di occupati
Disoccupati in fila davanti a un ufficio di collocamento, dove sperano
di trovare lavoro
La popolazione non attiva
comprende:
- le persone che non possono
lavorare per motivi di età, ossia i bambini e i ragazzi che devono frequentare
la scuola dell’obbligo, gli anziani in pensione, gli invalidi (coloro che per
motivi di salute non sono in grado di svolgere un’occupazione)
- gli studenti che pur avendo
un’età lavorativa non hanno un lavoro né lo cercano (si tratta degli studenti
che continuano a studiare dopo la scuola dell’obbligo, in particolare gli
universitari)
- le casalinghe, che svolgono un
lavoro non riconosciuto come tale e che perciò non viene retribuito.
Due immagini stereotipate: foto di un pensionato che legge il giornale
su una panchina,
disegno del secolo scorso con delle casalinghe felici di preparare da
mangiare
Tra le persone che lavorano si
distinguono i lavoratori autonomi e i lavoratori dipendenti.
I lavoratori autonomi non
dipendono da nessuno e organizzano da sé la loro attività; rientrano tra i
lavoratori autonomi i negozianti (cioè i proprietari di un negozio) e i liberi
professionisti (cioè coloro che esercitano una professione, per la quale
occorre un titolo di studio specifico: gli avvocati, gli architetti, i notai,
eccetera).
I lavoratori dipendenti lavorano
per un’altra persona, che li ha assunti e che li paga con uno stipendio (o
salario). Se la persona che li ha assunti è proprietario dell’azienda (una
fabbrica, un negozio, un laboratorio, eccetera) che dà lavoro, i lavoratori
sono dipendenti privati; se a dare il lavoro è lo Stato o un altro ente
pubblico (il Comune, la regione, eccetera) i lavoratori sono dipendenti
pubblici.
L’attività dei lavoratori
dipendenti è regolata da apposite norme legislative, che stabiliscono le
mansioni, gli orari, lo stipendio, le ferie, i comportamenti in caso di
malattia o infortunio, l’età per andare in pensione e così via.
Il proprietario di un negozia di frutta e verdura è un lavoratore autonomo,
la cassiera al supermercato è un lavoratore dipendente
Ci sono però anche lavoratori
dipendenti che non hanno un regolare contratto e perciò non hanno alcun
diritto, non possono avanzare alcuna richiesta (per esempio non possono
scioperare se vogliono un aumento di stipendio) e possono essere licenziati in
qualunque momento e per qualsiasi motivo: si tratta del cosiddetto lavoro nero,
che viene di solito offerto a persone in difficoltà, da datori di lavoro senza
scrupoli, che così facendo decidono a proprio piacimento lo stipendio del
lavoratore, non dichiarano allo Stato il loro guadagno reale e quindi non
pagano le tasse dovute.
Una manifestazione sindacale contro il lavoro nero
ESERCIZIO:
Disegna e completa una tabella come
la seguente, relativa a tutti i componenti della tua famiglia (se vuoi, puoi
allargarla ad altre persone che conosci):
Persona attiva
|
Persona non attiva
|
Lavoratore autonomo
|
Lavoratore dipendente privato
|
Lavoratore dipendente pubblico
|
Lavoratore in nero
|
|
Papà
|
||||||
Mamma
|
||||||
Fratelli
|
||||||
Altri …
|
In classe poi si può creare una
tabella statistica tra tutti i famigliari degli alunni.
I SETTORI DELL’ECONOMIA
Le attività economiche sono
numerose e molto diverse; vengono suddivise i 3 settori:
-
il settore primario
-
il settore secondario
-
il settore terziario
Tra i 3 settori ci sono delle
differenze molto precise e interessanti.
Il settore primario comprende
quelle attività che, utilizzando le risorse fornite dall’ambiente (terra,
acqua, rocce, animali e pianti), producono beni di prima necessità di cui tutti
abbiamo bisogno.
Il settore secondario trasforma
questi beni in prodotti più o meno complessi, a seconda del tipo di
trasformazione che subiscono.
Il settore terziario vende questi
prodotti trasformati e vende anche altri “beni”, che non sono dei prodotti veri
e propri, ma dei servizi.
La seguente tabella illustra le
attività dei 3 settori:
SETTORE PRIMARIO
|
SETTORE SECONDARIO
|
SETTORE TERZIARIO
|
Agricoltura: utilizza le piante per ricavarne vegetali
commestibili per l’uomo o gli animali.
Allevamento: utilizza gli animali per ricavarne cibo di
vario tipo (carne, latte, uova, pelli …).
Pesca: utilizza gli animali che vivono in acqua per
ricavarne cibo.
Silvicoltura: utilizza gli alberi per ricavarne legname o
cellulosa.
Estrazioni minerarie: ricavano dalla terra (dalle rocce in
superficie o da quelle in profondità) minerali per costruire case, oggetti
comuni o di lusso, sostanze per produrre energie o da utilizzare nelle
industrie.
|
Artigianato: trasforma i beni ottenuti con i lavori del
settore primario, lavorandoli in maniera semplice, a volte a mano e
singolarmente.
Industria: trasforma i beni ottenuti con i lavori del
settore primario, lavorandoli in maniera complessa, in fabbriche con molti
dipendenti e con l’utilizzo di macchinari anche molto elaborati.
Un’industria petrolifera
|
Commercio: vende i beni del settore primario o (più
spesso) quelli del settore secondario, nei supermercati e nei negozi di
qualunque tipo.
Servizi: offrono (quasi sempre a pagamento) servizi di cui
tutti abbiamo bisogno in una società avanzata come quella europea:
l’istruzione scolastica, le cure medico-ospedaliere, i trasporti
(dall’autobus urbano all’aereo), la politica (locale o statale), l’assistenza
di qualunque tipo (legale, assicurativa, economica, ecc…), l’informazione
(giornali, televisioni, Internet …), gli spettacoli e i divertimenti (musica,
cinema, teatro, lunapark, stazioni balneari, piste sciistiche, ristoranti,
discoteche …)
|
Settore primario: agricoltura
|
Settore primario: pesca
|
Settore primario: silvicoltura
|
Settore primario: estrazione mineraria
|
Settore secondario: artigianato (sartoria)
|
Settore secondario: industria farmaceutica
|
Settore terziario: commercio (vendita auto)
|
Settore terziario: servizi (studio televisivo)
|
I 3 settori sono spesso
consequenziali uno all’altro.
Osserva i seguenti esempi:
Esempio 1:
Il contadino coltiva i pomodori nel suo campo
|
L’industria trasforma il pomodoro in conserva
|
In pizzeria il pizzaiolo mette la conserva sulla tua pizza
|
Esempio 2:
L’allevatore alleva polli nella sua fattoria
|
L’industria trasforma la carne in wurstel di pollo
|
La mamma compra i wurstel al supermercato
|
Esempio 3:
Il boscaiolo abbatte l’albero della foresta
|
L’industria trasforma l’albero in carta e ne fa un libro
|
A scuola gli insegnanti ti fanno studiare sui libri
|
Tabella statistica:
La percentuale di popolazione
attiva nei 3 settori nei principali Paesi europei:
Paese
|
Settore primario
|
Settore secondario
|
Settore terziario
|
Albania
|
59
|
13
|
28
|
Austria
|
13
|
22
|
65
|
Belgio
|
2
|
20
|
78
|
Bielorussia
|
11
|
34
|
55
|
Bosnia-Erzegovina
|
3
|
37
|
60
|
Bulgaria
|
10
|
33
|
57
|
Croazia
|
6
|
31
|
63
|
Danimarca
|
3
|
22
|
75
|
Estonia
|
5
|
34
|
61
|
Finlandia
|
5
|
26
|
69
|
Francia
|
4
|
23
|
73
|
Germania
|
2
|
26
|
72
|
Grecia
|
12
|
22
|
66
|
Irlanda
|
7
|
30
|
63
|
Islanda
|
3
|
11
|
86
|
Italia
|
4
|
30
|
66
|
Lettonia
|
11
|
27
|
62
|
Lituania
|
14
|
29
|
57
|
Lussemburgo
|
1
|
22
|
77
|
Macedonia
|
20
|
32
|
48
|
Moldavia
|
18
|
22
|
60
|
Norvegia
|
3
|
21
|
76
|
Paesi Bassi
|
2
|
17
|
81
|
Polonia
|
19
|
27
|
54
|
Portogallo
|
11
|
38
|
51
|
Regno Unito
|
1
|
17
|
82
|
Rep. Ceca
|
4
|
40
|
56
|
Romania
|
32
|
31
|
37
|
Russia
|
11
|
29
|
60
|
Serbia
|
3
|
30
|
67
|
Slovacchia
|
5
|
39
|
56
|
Slovenia
|
5
|
38
|
57
|
Spagna
|
5
|
29
|
66
|
Svezia
|
2
|
23
|
75
|
Svizzera
|
4
|
24
|
72
|
Ucraina
|
19
|
30
|
51
|
Ungheria
|
4
|
32
|
64
|
ESERCIZIO 1:
Disegna e completa una tabella
come la seguente, relativa a tutti i componenti della tua famiglia che lavorano
(se vuoi, puoi allargarla ad altre persone che conosci):
Settore primario
|
Scegli l’attività
|
Settore secondario
|
Scegli l’attività
|
Settore terziario
|
Scegli l’attività
|
|
Papà
|
agricoltura
allevamento
pesca
silvicoltura
estrazioni
|
artigianato
industria
|
commercio
servizio (indica di che
tipo)
__________
__________
|
|||
Mamma
|
||||||
Fratelli
|
In classe poi si può creare una
tabella statistica tra tutti i famigliari degli alunni.
ESERCIZIO 2:
Inventa un triplice passaggio
(dal settore primario, al secondario, al terziario) come negli esempi della
lezione:
Nessun commento:
Posta un commento