ELEMENTI DEL PAESAGGIO
ESERCIZIO 2 (alternativo a 1):
IL TERRITORIO
Il territorio, per come è fatto
(cioè per la sua morfologia),
comprende 3 tipi di rilievo, diversi in base alla loro altitudine:
1-
da 0
metri (cioè il livello del mare) a 300 metri abbiamo la pianura
2-
da 300
metri a 600 metri la collina
3-
da 600
metri in su la montagna.
LA MONTAGNA
La montagna è un territorio che
supera i 600 metri
sul livello del mare. Ha una forma accidentata, cioè il terreno sale e scende
in modo brusco e difficile per chi ci vuole camminare.
I lati di una montagna si
chiamano versanti e possono essere
molto ripidi.
Le montagne possono essere
separate tra loro da valli.
La montagna è una grande massa di
roccia, che in genere non sorge isolata, da sola, ma si raggruppa in massicci o
in catene montuose.
Un massiccio è una montagna compatta con molte cime vicine una all’altra e poche valli.
Una catena montuosa è una successione continua di montagne con le cime
che formano una linea quasi regolare e seguono una certa direzione anche per
centinaia di chilometri.
Osserva
le immagini:
Il
massiccio del Monte Bianco
|
|
La
catena montuosa delle Ande
|
|
I
versanti di una montagna
|
|
Una
valle tra le montagne
|
|
Le
cime di alcune montagne
|
LA
CIMA DELLA MONTAGNA
La
parte più alta di una montagna si chiama cima
o vetta. Poiché di solito è molto in
pendenza, su di essa non cresce la vegetazione e si può vedere direttamente la
roccia di cui è formata.
In
base alla forma di una cima, essa può chiamarsi anche dente, guglia, campanile,
torre o pala.
La
forma di una montagna dipende dalla roccia di cui è fatta e da due processi che
interessano tutte le montagne:
1-
il
processo di formazione della montagna, che inizia nelle viscere (= nelle
profondità) della Terra
2-
il
processo di erosione: la pioggia, il vento, il gelo, l’escursione termica (= la
differenza di temperatura tra giorno e notte, o tra estate e inverno) rompono
la roccia e quindi la montagna si spiana, si abbassa.
Il Dente del Gigante sul Monte
Bianco.
Si chiama così, perché sembra un grande dente.
|
|
Il Campanile di Val Montanaia,
nelle Dolomiti friulane.
Si chiama così, perché sembra
il campanile di una chiesa: una cima di questo tipo, viene di solito chiamata
guglia, che è la parte più alta di una chiesa.
|
LA VALLE
La valle è una profonda concavità,
scavata tra due montagne o due catene montuose.
Se guardiamo una valle nella sua
sezione trasversale, vediamo che ci sono un fondovalle (la parte bassa, dove di solito scorre un fiume), i versanti (i fianchi delle montagne) e
la sommità o cresta (cioè la linea più alta che divide un versante da un altro
versante).
Se guardiamo una valle nella sua
lunghezza (che può essere di pochi chilometri o di centinaia di chilometri),
riconosciamo la testata (cioè la
parte superiore) e lo sbocco (cioè
dove la valle finisce, che può essere in pianura, o in un’altra valle, o nel
mare).
Nelle Alpi si trovano due tipi di
valli: la valle a U e la valle a V, chiamate così per la loro
forma.
La valle a U ha un fondovalle
largo e su di esso scorre un fiume, ma c’è spazio anche per la costruzione di
una strada, di una ferrovia, di un paese; questo tipo di valle si è formata
perché si è sciolto il ghiacciaio che la occupava.
La valle a V ha un fondovalle
stretto e tortuoso, dove può scorrere solo il fiume; è proprio il fiume che ha
originato questo tipo di valle, erodendo la roccia dei versanti. I
Nel mondo ci sono anche altri
tipi di valli, come i canyon americani o i rift africani: li studieremo più
avanti.
IL VERSANTE DELLA MONTAGNA
Il versante della montagna (detto
anche fianco o pendio) è la parte inclinata della valle.
Anche il versante è fatto di
roccia, però è ricoperto dal suolo,
uno strato di roccia e terra su cui può crescere la vegetazione, per esempio
erba o alberi.
Approfondimento:
|
La roccia madre è la massa di roccia compatta che forma la montagna.
Il regolite è uno strato di detriti, spesso alcuni metri. È formato
da frammenti di roccia che si sono staccati in superficie, ma che non sono
scivolati in giù e non sono stati portati via dalla pioggia.
La parte superiore del regolite
è il suolo, che si forma in tempi
lunghissimi: la roccia si frantuma in pezzi sempre più piccoli, acqua e
ossigeno permettono le prime forme di vita (muschi, licheni, vermi, insetti),
che quando muoiono si decompongono e così creano le possibilità di crescita
del mantello vegetale.
Nel mantello vegetale crescono
gli alberi, importantissimi perché con le loro radici rendono compatto il
terreno e ne impediscono l’erosione.
|
I versanti delle montagne sono
soggetti (soprattutto dove l’uomo non ha cura delle montagne) a frane: una frana è il movimento rapido
di una massa di terra o roccia, che scivola lungo il pendio.
LA COLLINA
La
collina è un rilievo poco elevato e
con i versanti poco inclinati.
Nella
maggior parte dei casi le colline si formano per erosione, cioè sono delle montagne vecchissime di milioni di anni,
che l’erosione ha abbassato di altitudine.
Colline toscane
formatesi per erosione
In
altri casi possono essere state originate dai ghiacciai, infatti quando un
ghiacciaio scende lentamente verso valle, spinge davanti a sé dei grandi cumuli
di detriti, chiamati morene; questo tipo di colline si chiama, per l’appunto, colline moreniche.
Colline moreniche (in
Piemonte), formate dal ghiacciaio che ha scavato la valle (dove adesso c’è il
lago) e ha spinto davanti a sé i detriti che formano le colline
Oppure
possono essere state originate dai movimenti della crosta terrestre; si
chiamano colline a pettine, perché
sono parallele tra loro, come i denti di un pettine.
Colline a pettine in
Abruzzo
LA PIANURA
La pianura è un territorio più o meno esteso, con piccoli dislivelli
di altitudine.
Di solito le pianure si trovano a
livello del mare o poco al di sopra, fino a un massimo di 300 metri.
Le pianure in Italia sono quasi
tutte di origine alluvionale, cioè
sono state formate dai materiali
alluvionali (detti anche sedimenti).
Che cosa sono?
Sono pezzi di roccia che si staccano dalla montagna a causa dell’erosione. Scendendo giù per i fianchi della montagna, si spezzano ulteriormente e nel corso di migliaia d’anni diventano sempre più piccoli; i pezzi più grossi prendono il nome di ciottoli e di ghiaie, i pezzi più piccoli sono l’argilla e la sabbia.
Che cosa sono?
Sono pezzi di roccia che si staccano dalla montagna a causa dell’erosione. Scendendo giù per i fianchi della montagna, si spezzano ulteriormente e nel corso di migliaia d’anni diventano sempre più piccoli; i pezzi più grossi prendono il nome di ciottoli e di ghiaie, i pezzi più piccoli sono l’argilla e la sabbia.
ciottoli
|
ghiaia
|
argilla
|
sabbia
|
Questi
materiali alluvionali vengono trascinati dai ruscelli e dai fiumi e vengono
accumulati ai piedi delle montagne; i pezzi più grossi si depositano, i pezzi
più sottili vengono portati sempre più in avanti; in questo modo si formano le
pianure alluvionali, che hanno riempito il fondo di antiche valli e via via
anche tratti di mare. I pezzi più sottili (in particolare la sabbia) avanzano
di continuo e si riversano ancora oggi nel mare.
Se
tu osservi in una carta geografica il delta del Po, puoi vedere una sporgenza,
che indica che il fiume sta ancora trasportando sedimenti nel mare.
Le pianure alluvionali possono
essere costiere (quando si trovano
lungo le coste marine e hanno una lieve pendenza) o pedemontane (quando si trovano ai piedi dei monti; hanno una
pendenza maggiore rispetto alle pianure costiere).
Quando
una pianura è circondata da tutti i lati da monti e ha pendenze rivolte verso
l’interno, si chiama conca interna.
La
Pianura Padana è
una
pianura alluvionale
|
|
Pianura
costiera
|
|
Pianura
pedemontana
|
|
Conca
interna
|
FORZE
ENDOGENE E FORZE ESOGENE
La crosta terrestre subisce delle
spinte, dovute allo spostamento dei continenti. Quando questo succede, i
sedimenti che si trovano in fondo al mare, con uno spessore di molti
chilometri, vengono sollevati in alto: si formano così le montagne, che
all’inizio hanno dei versanti molto ripidi.
Queste forze che sollevano e
formano le montagne si chiamano forze
endogene (che vuol dire proprio forze all’interno della Terra).
Ma appena una montagna si è
formata, viene subito “attaccata” da altre forze: la pioggia, il vento, il
gelo, l’escursione termica. Queste forze spaccano la roccia, la trasformano in
pezzi più piccoli; questi pezzi più piccoli rotolano sui versanti delle
montagne e i ruscelli e i fiumi li fanno scendere sempre più giù. Così la
montagna diventa nei secoli più bassa, si formano le colline e le pianure.
Queste forze si chiamano forze esogene (che vuol dire proprio
forze all’esterno della Terra).
Le forze endogene sono le stesse
che provocano i terremoti. Succede
infatti che le rocce del sottosuolo si possono spaccare e, quando questo
accade, si creano delle vibrazioni, dette onde
sismiche, che si muovono in tutte le direzioni.
Studieremo meglio i terremoti
un’altra volta.
ESERCIZIO 1:
Scrivi il nome degli elementi
numerati nel disegno:
1= ________________________ 2=
______________________ 3= _________________________
4= ________________________ 5=
______________________ 6= _________________________
7= ________________________ 8=
______________________ 9= _________________________
ESERCIZIO 2 (alternativo a 1):
Scrivi il numero corrispondente
agli elementi rappresentati nel disegno:
montagna = ______ collina =
______ pianura = ______ catena montuosa = ______
cima = ______ valle = ______
sedimenti = ______ fiume = ______ mare = ______
APPROFONDIMENTI:
li trovi nella barra a destra
Terra e suolo
APPROFONDIMENTI:
li trovi nella barra a destra
Terra e suolo
Nessun commento:
Posta un commento