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domenica 7 settembre 2014

22 La pesca



LA PESCA

In un continente come l’Europa, con coste molte estese e Stati che sono delle isole, la pesca è sicuramente una risorsa importante.
I mari che bagnano l’Europa non sono però tutti ugualmente pescosi: la temperatura dell’acqua, la presenza di correnti, le possibilità di nutrimento determinano la quantità e la qualità del pesce.
Tra i pesci alcuni si nutrono di altri pesci, altri di plancton, piccolissimi organismi marini, sia animali (zooplancton) sia vegetali (fitoplancton), che non sono in grado di muoversi autonomamente, ma vengono trascinati dalle correnti. Ecco dunque che nell’Oceano Atlantico e soprattutto nella sua parte settentrionale, dove le correnti sono maggiori, vivono più pesci che nel Mar Mediterraneo, che è un mare chiuso e con scarse correnti.

Varie forme di plancton viste al microscopio

L’abbondante fauna marina e il clima freddo che ostacola lo sviluppo dell’agricoltura nell’Europa settentrionale, fanno sì che la pesca sia una tra le attività principali in nazioni come l’Islanda e la Norvegia; qui essa viene praticata con motopescherecci dotati di attrezzature moderne e capaci di spingersi molto lontano dalle coste.
Esistono, infatti, due tipi fondamentali di pesca: quella oceanica e quella costiera.
La pesca oceanica (o d’altura) è quella praticata (specialmente nel Nord Europa) con potenti navi a motore, capaci di affrontare il mare aperto e attrezzate con reti altamente specializzate ed efficienti e di impianti atti a conservare grandi quantità di pescato, che viene selezionato, lavato e surgelato. Inoltre le navi oceaniche moderne possono intercettare con il radar i banchi di pesci nelle loro migrazioni e quindi seguirli e catturarli senza perdite di tempo; tra l’altro la pesca d’altura può essere praticata tutto l’anno.

Un peschereccio islandese

A bordo di un peschereccio nel Mare del Nord il pescato viene sottoposto a una prima selezione

La pesca costiera (maggiormente praticata nel Mediterraneo) si basa sull’impiego di piccole imbarcazioni a vela o a motore, che si muovono vicino alla costa e che ogni giorno portano a terra il loro pescato, per venderlo direttamente sulle spiagge o per consegnarlo alle industrie di surgelazione. Questo tipo di pesca ha anche un carattere stagionale: i pescatori non possono affrontare il mare, quando le condizioni atmosferiche sono negative, ossia soprattutto in inverno.

Un peschereccio siciliano


Barche da pesca in Polonia

I progressi nelle imbarcazioni e nelle tecniche di pesca hanno aumentato enormemente la quantità di pesce che può essere pescato. Però, se in un anno viene pescato più pesce di quello che può riprodursi nello stesso periodo di tempo, la fauna marina è destinata a diminuire. Il problema è stato avvertito negli anni Settanta del XX secolo, quando in tutto il mondo la produzione di pescato ha cominciato a calare, proprio per mancanza di pesci, nonostante i progressi tecnici. Per questo negli ultimi decenni trattati internazionali o leggi dei singoli Stati hanno limitato la quantità di pesce che può essere pescato.
Un altro problema che costituisce una grave minaccia per la fauna marina e di conseguenza per la pesca è l’inquinamento. In Europa i mari più pescosi sono anche quelli su cui si affacciano alcuni tra gli Stati più industrializzati al mondo, i quali fanno defluire in mare gli scarichi delle loro industrie, oppure possiedono piattaforme in mare per l’estrazione del petrolio sottomarino, o ancora conoscono un traffico continuo di navi, tra cui le petroliere purtroppo a volte causa di incidenti anche gravi, che salpano dai loro porti. L’inquinamento, in particolare quello petrolifero, distrugge tutte le forme di vita, dal plancton ai pesci, riducendo perciò drasticamente la pescosità dei mari.

Effetti dell’affondamento sulle coste della Galizia (Spagna) della petroliera Prestige 
il 19 novembre 2002

Il forte consumo di pesci (raccomandato dai nutrizionisti, poiché il pesce fa bene) ha fatto aumentare gli allevamenti (o itticolture, o ancora acquacolture) in tutta Europa, sia in mare sia nelle acque dolci: vengono allevati sia pesci (trote, anguille e carpe nelle acque dei fiumi, orate, spigole e tonni in mare) sia molluschi e crostacei (ostriche, cozze, vongole, gamberi).

Allevamento di cozze nel delta del Po

Molto meno importante è ovviamente la pesca praticata nei fiumi o nei laghi, che tuttavia esiste per un mercato locale molto ristretto, oppure come attività ricreativa.

A pesca sul Lago Balaton (Ungheria)

Anche la pesca (sia pure in misura minore rispetto ad altre attività legate al mare e ai corsi d’acqua) è responsabile di cambiamenti nella forma del territorio: le imbarcazioni, soprattutto quelle per la pesca d’altura, hanno bisogno di porti e di moli, che sorgono numerosi lungo le coste europee. A volte queste porti sono molto pittoreschi, in particolare se usati da piccole imbarcazioni, e costituiscono un’attrazione per tutti i turisti dotati di macchina fotografica!

Il porto di Ijmuiden (Paesi Bassi)

Anche per costruire un piccolo porto come questo (a Idra, in Grecia) 
l’uomo ha modificato il territorio

Nelle immagini seguenti alcune specialità ittiche di alcuni Stati europei:

Pesca al capelano (Mallotus villosus) in Islanda; questo pesce è oggetto di uno studio particolare proprio in questo Paese





Essicazione dello stoccafisso in Norvegia: in questo Paese con lo stoccafisso si prepara il lutefisk, il più tipico piatto norvegese





Il karp, a base di carpa, è un tipico piatto della Polonia





Un grosso salmone pescato in Scozia (Regno Unito): finirà affumicato?





Allevamento di cozze in Bretagna (Francia)





Allevamento di ostriche in Normandia (Francia)





Baccalà in Portogallo: è uno dei piatti tipici di questo Stato





Vendita di sardine a Maiorca (Isole Baleari, Spagna):
le sardine sono tra i principali pesci pescati in Spagna





Un momento della tonnara 2014 in Sardegna: la tonnara, ossia la pesca al tonno rosso, un tempo praticata soprattutto vicino alle coste della Sicilia, è una tradizione che va scomparendo, sia perché l’inquinamento marino ha diminuito il numero dei tonni, sia perché la moderna pesca di tipo industriale intercetta i banchi di pesce prima che arrivino in prossimità della costa





Polpi a Creta (Grecia)





Storioni al mercato del pesce di Astrachan’ (Russia, sul Fiume Volga):
dalle uova di storione si ottiene il prelibato caviale


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