Approfondimenti

sabato 23 agosto 2014

19 Popolazione ed economia


POPOLAZIONE ED ECONOMIA

Quando si parla di economia, si fa riferimento sostanzialmente a due cose:
1-     i soldi
2-     il lavoro
Sono due aspetti strettamente connessi, dato che per avere soldi bisogna lavorare.
In realtà non tutti svolgono un lavoro, per questo la popolazione viene suddivisa in due categorie:
1-     la popolazione attiva (o forza lavoro)
2-     la popolazione non attiva
La popolazione attiva comprende:
- gli occupati (o addetti), cioè tutti coloro che svolgono un lavoro
- i disoccupati, cioè coloro che non hanno un lavoro, perché l’hanno perso, però lo cercano
- i giovani in cerca di occupazione, che di solito appena terminato gli studi e cercano di entrare nel mondo del lavoro.
Solitamente nelle statistiche economiche disoccupati e persone in cerca di prima occupazione vengono conteggiati assieme.

Due esempi di occupati

Disoccupati in fila davanti a un ufficio di collocamento, dove sperano di trovare lavoro

La popolazione non attiva comprende:
- le persone che non possono lavorare per motivi di età, ossia i bambini e i ragazzi che devono frequentare la scuola dell’obbligo, gli anziani in pensione, gli invalidi (coloro che per motivi di salute non sono in grado di svolgere un’occupazione)
- gli studenti che pur avendo un’età lavorativa non hanno un lavoro né lo cercano (si tratta degli studenti che continuano a studiare dopo la scuola dell’obbligo, in particolare gli universitari)
- le casalinghe, che svolgono un lavoro non riconosciuto come tale e che perciò non viene retribuito.

Due immagini stereotipate: foto di un pensionato che legge il giornale su una panchina, 
disegno del secolo scorso con  delle casalinghe felici di preparare da mangiare

Tra le persone che lavorano si distinguono i lavoratori autonomi e i lavoratori dipendenti.
I lavoratori autonomi non dipendono da nessuno e organizzano da sé la loro attività; rientrano tra i lavoratori autonomi i negozianti (cioè i proprietari di un negozio) e i liberi professionisti (cioè coloro che esercitano una professione, per la quale occorre un titolo di studio specifico: gli avvocati, gli architetti, i notai, eccetera).
I lavoratori dipendenti lavorano per un’altra persona, che li ha assunti e che li paga con uno stipendio (o salario). Se la persona che li ha assunti è proprietario dell’azienda (una fabbrica, un negozio, un laboratorio, eccetera) che dà lavoro, i lavoratori sono dipendenti privati; se a dare il lavoro è lo Stato o un altro ente pubblico (il Comune, la regione, eccetera) i lavoratori sono dipendenti pubblici.
L’attività dei lavoratori dipendenti è regolata da apposite norme legislative, che stabiliscono le mansioni, gli orari, lo stipendio, le ferie, i comportamenti in caso di malattia o infortunio, l’età per andare in pensione e così via.

Il proprietario di un negozia di frutta e verdura è un lavoratore autonomo, 
la cassiera al supermercato è un lavoratore dipendente

Ci sono però anche lavoratori dipendenti che non hanno un regolare contratto e perciò non hanno alcun diritto, non possono avanzare alcuna richiesta (per esempio non possono scioperare se vogliono un aumento di stipendio) e possono essere licenziati in qualunque momento e per qualsiasi motivo: si tratta del cosiddetto lavoro nero, che viene di solito offerto a persone in difficoltà, da datori di lavoro senza scrupoli, che così facendo decidono a proprio piacimento lo stipendio del lavoratore, non dichiarano allo Stato il loro guadagno reale e quindi non pagano le tasse dovute.

Una manifestazione sindacale contro il lavoro nero

ESERCIZIO:
Disegna e completa una tabella come la seguente, relativa a tutti i componenti della tua famiglia (se vuoi, puoi allargarla ad altre persone che conosci):


Persona attiva
Persona non attiva
Lavoratore autonomo
Lavoratore dipendente privato
Lavoratore dipendente pubblico
Lavoratore in nero
Papà






Mamma






Fratelli






Altri …







In classe poi si può creare una tabella statistica tra tutti i famigliari degli alunni.



I SETTORI DELL’ECONOMIA

Le attività economiche sono numerose e molto diverse; vengono suddivise i 3 settori:
-         il settore primario
-         il settore secondario
-         il settore terziario
Tra i 3 settori ci sono delle differenze molto precise e interessanti.
Il settore primario comprende quelle attività che, utilizzando le risorse fornite dall’ambiente (terra, acqua, rocce, animali e pianti), producono beni di prima necessità di cui tutti abbiamo bisogno.
Il settore secondario trasforma questi beni in prodotti più o meno complessi, a seconda del tipo di trasformazione che subiscono.
Il settore terziario vende questi prodotti trasformati e vende anche altri “beni”, che non sono dei prodotti veri e propri, ma dei servizi.
La seguente tabella illustra le attività dei 3 settori:

SETTORE PRIMARIO
SETTORE SECONDARIO
SETTORE TERZIARIO
Agricoltura: utilizza le piante per ricavarne vegetali commestibili per l’uomo o gli animali.

Allevamento: utilizza gli animali per ricavarne cibo di vario tipo (carne, latte, uova, pelli …).

Pesca: utilizza gli animali che vivono in acqua per ricavarne cibo.

Silvicoltura: utilizza gli alberi per ricavarne legname o cellulosa.

Estrazioni minerarie: ricavano dalla terra (dalle rocce in superficie o da quelle in profondità) minerali per costruire case, oggetti comuni o di lusso, sostanze per produrre energie o da utilizzare nelle industrie.
Artigianato: trasforma i beni ottenuti con i lavori del settore primario, lavorandoli in maniera semplice, a volte a mano e singolarmente.

Industria: trasforma i beni ottenuti con i lavori del settore primario, lavorandoli in maniera complessa, in fabbriche con molti dipendenti e con l’utilizzo di macchinari anche molto elaborati.

Un’industria petrolifera
Commercio: vende i beni del settore primario o (più spesso) quelli del settore secondario, nei supermercati e nei negozi di qualunque tipo.

Servizi: offrono (quasi sempre a pagamento) servizi di cui tutti abbiamo bisogno in una società avanzata come quella europea: l’istruzione scolastica, le cure medico-ospedaliere, i trasporti (dall’autobus urbano all’aereo), la politica (locale o statale), l’assistenza di qualunque tipo (legale, assicurativa, economica, ecc…), l’informazione (giornali, televisioni, Internet …), gli spettacoli e i divertimenti (musica, cinema, teatro, lunapark, stazioni balneari, piste sciistiche, ristoranti, discoteche …)

Settore primario: agricoltura
Settore primario: pesca
Settore primario: silvicoltura
Settore primario: estrazione mineraria
Settore secondario: artigianato (sartoria)
Settore secondario: industria farmaceutica
Settore terziario: commercio (vendita auto)
Settore terziario: servizi (studio  televisivo)

I 3 settori sono spesso consequenziali uno all’altro.
Osserva i seguenti esempi:
Esempio 1:
Il contadino coltiva i pomodori nel suo campo
L’industria trasforma il pomodoro in conserva
In pizzeria il pizzaiolo mette la conserva sulla tua pizza

Esempio 2:
L’allevatore alleva polli nella sua fattoria
L’industria trasforma la carne in wurstel di pollo
La mamma compra i wurstel al supermercato

Esempio 3:
Il boscaiolo abbatte l’albero della foresta
L’industria trasforma l’albero in carta e ne fa un libro
A scuola gli insegnanti ti fanno studiare sui libri



Tabella statistica:
La percentuale di popolazione attiva nei 3 settori nei principali Paesi europei:
Paese
Settore primario
Settore secondario
Settore terziario
Albania
59
13
28
Austria
13
22
65
Belgio
2
20
78
Bielorussia
11
34
55
Bosnia-Erzegovina
3
37
60
Bulgaria
10
33
57
Croazia
6
31
63
Danimarca
3
22
75
Estonia
5
34
61
Finlandia
5
26
69
Francia
4
23
73
Germania
2
26
72
Grecia
12
22
66
Irlanda
7
30
63
Islanda
3
11
86
Italia
4
30
66
Lettonia
11
27
62
Lituania
14
29
57
Lussemburgo
1
22
77
Macedonia
20
32
48
Moldavia
18
22
60
Norvegia
3
21
76
Paesi Bassi
2
17
81
Polonia
19
27
54
Portogallo
11
38
51
Regno Unito
1
17
82
Rep. Ceca
4
40
56
Romania
32
31
37
Russia
11
29
60
Serbia
3
30
67
Slovacchia
5
39
56
Slovenia
5
38
57
Spagna
5
29
66
Svezia
2
23
75
Svizzera
4
24
72
Ucraina
19
30
51
Ungheria
4
32
64



ESERCIZIO 1:

Disegna e completa una tabella come la seguente, relativa a tutti i componenti della tua famiglia che lavorano (se vuoi, puoi allargarla ad altre persone che conosci):


Settore primario
Scegli l’attività
Settore secondario
Scegli l’attività
Settore terziario
Scegli l’attività
Papà

Š agricoltura
Š allevamento
Š pesca
Š silvicoltura
Š estrazioni

Š artigianato
Š industria

Š commercio
Š servizio (indica di che tipo)
__________
__________
Mamma






Fratelli







In classe poi si può creare una tabella statistica tra tutti i famigliari degli alunni.

ESERCIZIO 2:
Inventa un triplice passaggio (dal settore primario, al secondario, al terziario) come negli esempi della lezione:


















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