Approfondimenti

venerdì 20 giugno 2014

4 Elementi del paesaggio: il mare e la costa

IL MARE E LA COSTA


Una parte importante di un territorio è quella che si trova tra la terraferma e il mare, cioè la costa.
La forma di una costa dipende dal territorio che si trova alle sue spalle e che determina 2 tipi di coste: la costa alta e la costa bassa.
La costa alta (che può elevarsi anche per molti metri) si ha quando la montagna o la collina arrivano fino al mare. La costa alta ha una grande varietà di forme: può avere le pareti a picco o molto ripide, sporgenze (promontori), rientranze (calette), piccole spiagge. Spesso presenta forme di erosione spettacolari, come grotte, archi naturali e grandi scogli isolati (detti faraglioni),
La costa bassa ha alle spalle una pianura e la sua pendenza verso il mare è molto lieve. La costa bassa è formata da spiagge, solitamente di sabbia, che si generano per l’accumularsi di detriti trasportati dai fiumi e poi distribuiti dalle onde del mare e dalle correnti.

Costa alta in Puglia

Costa bassa in Puglia

Il mare è il grande agente che modifica la forma delle coste, con le sue onde, le correnti e le maree; ma la forma della costa è dovuta anche al tipo di roccia (più dura o più tenera) e alla profondità del fondale marino.

IL FONDO MARINO

Visto dalla costa, il mare sembra una grande distesa piatta d’acqua dello stesso colore. In realtà il fondo marino è molto vario e movimentato. Esso è di solito formato da 3 zone principali, che, partendo dalla costa, sono:
1-     la piattaforma continentale
2-     la scarpata continentale
3-     la piana abissale.
Osserva l’immagine:




- La piattaforma continentale è il prolungamento dei continenti sotto il livello del mare. È una superficie quasi orizzontale, simile a una pianura, che inizia dalla linea di costa e scende con leggera inclinazione fino a circa 200 metri di profondità. La piattaforma continentale può avere alcuni avvallamenti dove ci sono le foci dei fiumi: è proprio la corrente del fiume, combinata col movimento delle onde, a scavarli.
Nella piattaforma continentale si trovano molte forme di vita: alghe, molluschi, pesci. Qui la luce, necessaria agli organismi vegetali e animali, penetra ancora nell’acqua.
- La scarpata continentale è una superficie che scende rapida fino a circa 2.000 metri di profondità. Essa è solcata da profonde valli (chiamate canyon sottomarini), che sono probabilmente originate da frane di sabbia e ghiaia lungo il pendio.
Lungo la scarpata continentale la luce del Sole quasi non arriva, perciò le forme di vita vegetale e animale sono praticamente assenti.
- La piana abissale si trova oltre la scarpata continentale e può arrivare fino a 6.000 metri di profondità. È in larga parte pianeggiante o con lievi ondulazioni, ma vi si possono incontrare delle montagne sommerse; a volte si tratta di vulcani sottomarini, che, quando sono molto alti, possono anche emergere dall’acqua. Sul fondo della piana abissale si aprono delle fosse, profonde anche oltre i 10.000 metri (la più profonda al mondo è la Fossa delle Marianne, che si trova tra Giappone, Filippine e Nuova Guinea, e giunge a quasi 11.000 metri di profondità).
Nelle profondità della piana abissale c’è il buio assoluto e le forme di vita sono del tutto assenti.

IL MOTO ONDOSO

Soffiando sulla superficie del mare, il vento crea delle increspature: le onde. Esse durano per molto tempo, anche quando il vento è cessato, e si muovono anche per centinaia di chilometri. È per questo che in mare ci sono onde, anche se il vento non soffia.
Le onde si comportano diversamente in base alla profondità del mare.
In acque profonde le onde causano un moto prevalentemente verticale dell’acqua e la rimescolano soltanto fino a una certa profondità, al di sotto della quale essa è calma.
Vicino alla costa le onde incontrano acqua sempre più bassa, perciò sentono la resistenza del fondo e si rompono, provocando un moto dell’acqua essenzialmente orizzontale.
Osserva l’immagine:


A sinistra il mare è profondo e l’acqua ha un movimento quasi verticale, che oscilla dal punto più alto (chiamato cresta) al punto più basso (cavo). In realtà il moto è circolare, come è indicato dai cerchietti disegnati nell’immagine: questi cerchi sono più ampi presso la superficie e diventano sempre più piccoli andando in profondità, fino a un certo punto in cui non c’è più alcun moto e l’acqua è calma.
A destra il mare è poco profondo e termina sulla battigia (cioè il tratto di spiaggia leggermente inclinato che si trova presso il mare); in questo tratto la massa d’acqua ha un movimento prevalentemente orizzontale: infatti lo strato d’acqua più profondo viene frenato dal fondo e lo strato più superficiale lo sorpassa e si rovescia in avanti. In questo modo si forma un frangente, cioè un’onda che sale spumeggiando fino alla battigia. Poi, quando ha esaurito la propria energia, torna indietro per gravità, formando una risacca.

Onde sugli scogli
Risacca sulla battigia

LE MAREE

La marea è un movimento periodico dell’acqua del mare; infatti, per due volte nell’arco della giornata, il livello dell’acqua si innalza (si ha allora un’alta marea) e si abbassa (bassa marea).
Questo fenomeno si verifica in tutti i mari della Terra, ma in alcune parti è più evidente, in altre meno. Per esempio sulle coste del Mare Adriatico le maree si notano meno, perché sono in media di soli 50 centimetri; invece sulle coste dell’Atlantico si notano di più, perché superano i 2 metri.
La differenza di livello tra alta e bassa marea si chiama ampiezza di marea.
Osserva l’immagine:


Le maree hanno un certo effetto sulla costa.
In particolare dove la costa è alta e ripida, le oscillazioni di marea provocano solamente innalzamenti e abbassamenti verticali del livello del mare lungo la parete rocciosa.
Invece, dove la costa è bassa, il movimento dell’acqua è prevalentemente orizzontale e, quando c’è la bassa marea e l’acqua si ritira dalla battigia, rimangono all’asciutto zone anche molto estese del territorio, che verranno poi sommerse di nuovo dall’acqua con la successiva alta marea.

Le maree sono provocate dalla forza di attrazione della Luna, combinata con quella del Sole, che però è meno forte, perché esso, anche se è di grandi dimensioni, è molto lontano.


Per capire il disegno, immagina che la terra sia vista come se fossimo sopra il Polo Nord; il lato di fronte alla Luna e quello opposto hanno l’alta marea (rappresentata con un rigonfiamento esagerato degli oceani), mentre il lato intermedio ha la bassa marea. Però, poiché la Terra gira su sé stessa, dopo 6 ore il lato di fronte alla Luna si trova ad essere intermedio ed ha la bassa marea, mentre quello intermedio si trova di fronte alla Luna ed ha l’alta marea. E così via ogni 6 ore.


VARI TIPI DI COSTE

Come già sai ci sono 2 tipi di coste: le coste alte e le coste basse.
Le coste alte possono avere delle pareti molto ripide, anche per centinaia di metri. In questo caso le navi non possono avvicinarsi alla costa e sulla terraferma spesso non è possibile vivere e costruire case. Questo avviene soprattutto nelle coste a falesia, cioè delle coste con le pareti quasi verticali.

Coste alte vicino ad Amalfi (Italia)
Falesie in Corsica (Francia)

Alla base della parete il mare, erodendo la roccia, può creare grotte, archi naturali, faraglioni (cioè grandi scogli) e altre forme particolari.

Grotte costiere in Puglia (Italia)
Arco costiero in Francia
Faraglioni di Capri (Italia)

Le coste basse sono formate da spiagge coperte di sabbia (o di ciottoli) che scendono in mare con una debole inclinazione. Le spiagge sono l’opera di 2 elementi: i fiumi che trasportano i sedimenti dalle montagne al mare, e il mare che distribuisce questi sedimenti lungo la costa.

Nella foto: la spiaggia sabbiosa di Rimini (Emilia Romagna)

A volte lungo le spiagge sabbiose si formano dei lidi, cioè delle strisce di sabbia che emergono dal mare a una certa distanza dalla riva; si formano dove si accumulano i materiali depositati dalle onde.
Se uno o più lidi chiudono un tratto di mare quasi completamente, si forma una laguna; l’acqua della laguna si arricchisce di acqua dolce portata dai fiumi e di acqua salata portata dal mare, perché i lidi non chiudono completamente la laguna, ma lasciano dei passaggi chiamati bocche.

Il lido di Venezia (Veneto)
La laguna di Eraclea (Veneto)

PENISOLE, ISOLE, ARCIPELAGHI

Nel rapporto del territorio con il mare vanno riconosciute 3 forme particolari che il territorio assume, quando si trova vicino al mare:
1-     la penisola
2-     l’isola
3-     l’arcipelago
Una penisola è un tratto di terra, anche molto grande, che entra nel mare e ne è circondato per tre quarti. L’Italia, ad esempio, è una penisola bagnata dal Mar Mediterraneo, che assume dei nomi particolari a seconda delle terre vicino alle quali si trova. Lo puoi vedere nell’immagine seguente:


Se la penisola è collegata al resto del continente da una striscia di terra più sottile della penisola, questa striscia di terra si chiama istmo. La parte finale della penisola, inoltre, prende il nome di punta o capo. Un tratto di mare tra due punte si chiama stretto.

Sopra: Pointe de Raz, la punta della penisola della Bretagna (Francia)
A sinistra: l’istmo di Corinto (Grecia) visto dal satellite

Una penisola di dimensioni ridotte prende il nome di promontorio: di solito un promontorio è coperto di vegetazione nella parte più alta, mentre a livello del mare c’è la nuda roccia.
Tra un promontorio e l’altro si aprono le insenature, cioè delle piccole spiagge dove si accumula la sabbia portata dai fiumi. Le insenature sono i luoghi ideali per le imbarcazioni e per la costruzione di un porto.
Un’insenatura di ampie dimensioni prende il nome di golfo, mentre un’insenatura piccola, che ha un’entrata stretta del mare e che si allarga quasi in forma circolare, si chiama baia.

Promontori nelle coste del Gargano (Puglia)
Il golfo di Napoli (Campania)
La baia di São Martinho do Porto (Portogallo)

Un’isola è un territorio completamente circondato dal mare; può essere piccola o anche molto grande.
Un arcipelago è un gruppo di isole vicine e accumunate da elementi naturali, o storici, o culturali.

L’isola di Lampedusa (Sicilia)
Le isole dell’Arcipelago Toscano (Toscana)



ESERCIZIO 1:
Scrivi il nome degli elementi numerati nel disegno:


1= ________________________ 2= ______________________ 3= _________________________
4= ________________________ 5= ______________________ 6= _________________________
7= ________________________ 8= ______________________ 9= _________________________
10= _______________________

ESERCIZIO 2 (alternativo a 1):
Scrivi il numero corrispondente agli elementi rappresentati nel disegno:
stretto = ___________ spiaggia = ____________  laguna = ____________ golfo = _____________
baia = ___________ penisola = ____________ istmo = ____________ capo = _____________ isola = ______________ arcipelago = ___________________



2 commenti:

  1. utilissimo per tutti ma in particolare per bambini delle medie,che, come mio fratello, stanno studiando i tipi di coste

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