COME STUDIARE UNO STATO
La scuola media italiana prevede che, dopo un anno di geografia
generale, gli alunni studino l’Europa, suddividendola prima per aree
(climatiche o storiche, fisiche o culturali; la scelta è molto discutibile),
poi per Stati. Questo modo di organizzare l’insegnamento della Geografia (scelto
probabilmente senza una vera conoscenza della disciplina) è abbastanza inutile
e di solito fa passare agli allievi l’interesse per tale materia, mentre
permette da una parte ai docenti di restare nelle calme acque del nozionismo
più infecondo, dall’altra alle case editrici di pubblicare libri banali e
costosi.
Tant’è. Se proprio si vuole studiare uno Stato (europeo in Seconda
Media, extraeuropeo in Terza), che almeno lo si faccia secondo un certo
criterio che aiuti ad assimilare gli elementi generali della geografia studiati
in precedenza; che diventi, insomma, un metodo di studio. Ne propongo uno che è
meccanico e ripetitivo, pur nella diversità degli Stati che possono essere
studiati, ma proprio per questo permette di appropriarsi delle strutture
fondamentali della disciplina.
GEOGRAFIA FISICA
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1- La posizione dello Stato, in
rapporto al pianeta Terra (emisfero boreale o australe) e al continente di
appartenenza, con l’indicazione dei confini;
2- La superficie (il dato può
essere indicato con esattezza, ma è del tutto inutile impararlo a memoria);
3- Il rilievo: monti, colline,
pianure, con indicazione di quale tipo di rilievo è predominante;
4- L’idrografia: fiumi, laghi e
mari (e coste, che possono essere anche indicate nel rilievo);
5- Il clima: temperature e
precipitazioni, con l’indicazione se sono variabili stagionalmente o se sono
costanti per tutto l’anno; i venti possono essere tralasciati, a meno che non
siano fondamentali per le caratteristiche climatiche (come per esempio con i
monsoni);
6- La flora e la fauna presenti
negli ambienti naturali rimasti intatti, non modificati dall’intervento umano.
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GEOGRAFIA UMANA
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1- La popolazione: numero degli
abitanti (un numero approssimativo è sufficiente), densità media,
caratteristiche etniche (lingua, religione, tradizioni, ecc…);
2- L’economia, distinta nei 3
settori e nei diversi sottosettori, con l’indicazione delle caratteristiche
principali, variabili paese per paese;
3- La capitale, con un semplice
approfondimento sul suo ruolo economico e culturale;
4- Le altre città (è
sufficiente il nome e una caratteristica nota a livello mondiale, se c’è);
5- La politica: tipo di
istituzione (repubblica o monarchia) e di governo (democratico o
dittatoriale);
6- Le curiosità, tra cui la
bandiera, la moneta, la gastronomia, certe forme di divertimento, eccetera
(si tratta di informazioni marginali e molto variabili a seconda dello
Stato).
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Nella maggioranza dei manuali in adozione nella scuola italiana c’è un
paragrafo dedicato alla storia dei singoli Stati; mi sembra inutile, oltreché
discutibile. Come si fa, per esempio, a riassumere la storia della Francia in
mezza paginetta, senza essere superficiali?
Gli insegnanti propongono spesso lo studio di uno Stato accompagnato
dal disegno della cartina (fisica e/o politica); l’attività mi vede perplesso,
perché è generalmente faticosa, richiede molto tempo e non consente di apprendere
particolari nozioni. Io preferirei la consultazione attenta (magari preceduta
da esemplificazioni in classe) di una carta geografica, possibilmente su un
buon atlante, poiché altri strumenti (mi riferisco a Internet) sono piuttosto
inutilizzabili: in rete, infatti, è piuttosto raro trovare una buona carta
geografica, completa o discretamente completa e ben leggibile.
Lo schema che ho proposto può essere utilizzato dagli allievi per fare
un lavoro al computer, utilizzando il programma che si preferisce (programma di
scrittura, slide, visualizzazioni dinamiche, eccetera). Io ritengo importante
che le varie voci dello schema siano accompagnate da un’immagine quanto più
consona possibile. Da questo punto di vista Internet è sicuramente uno
strumento assai ricco, anche se conviene prima conoscere quali siti sono
utilizzabili e affidabili, tenendo conto che bisogna sempre fare attenzione
alla credibilità delle foto pubblicate in rete (non è raro che un monte sia
spacciato per un altro, o che un’usanza brasiliana sia indicata come cilena!).
Per questo motivo mi permetto di segnalare l’altro mio blog, che si chiama
chiviaggiaimpara.blogspot.com, che, pur essendo ancora in formazione, contiene
un buon numero di immagini, tutte controllate e complessivamente sicure (a meno
di clamorose sviste, che possono essere capitate anche a me!).
Infine lo schema proposto va usato con flessibilità: uno Stato molto
grande richiede una sintesi delle informazioni, uno piccolo un’analisi più
dettagliata, in modo che gli allievi non scelgano un Paese o un altro spinti
unicamente dal desiderio di fare velocemente o, al contrario, di mettersi in
mostra con una ricerca megagalattica.
Esempio di ricerca (di buon
livello, secondo me) su uno Stato, sulla base dello schema proposto:
LA FINLANDIA
GEOGRAFIA FISICA
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La Finlandia si trova
nell’Europa settentrionale ed è la parte più occidentale della grande pianura
russa, mentre la zona più a nord rientra nella penisola Scandinava; un terzo
del suo territorio si trova oltre il Circolo Polare Artico. Confina a ovest
con la Svezia, a nord con la Norvegia e a est con la Russia; è bagnata a
sud-ovest dal Mar Baltico (che a sud prende il nome di Golfo di Finlandia, a
ovest di Golfo di Botnia).
La Finlandia ha una superficie
di circa 330.000 km², cioè un po’ di più dell’Italia.
Il rilievo è in gran prevalenza
pianeggiante, poiché i monti sono stati erosi nel corso di lunghe
glaciazioni; solo nella parte più settentrionale si incontrano alcuni sistemi
collinari e le estreme propaggini delle Alpi Scandinave (il Monte Halti, di
circa 1.300 metri
di altezza, è il rilievo più alto della Finlandia e si trova proprio sul
confine con la Norvegia).
La pianura finlandese
La Finlandia ha un buon numero
di fiumi, generalmente però dal breve percorso (il più lungo è il Kemijoki,
di 550 km),
mentre è ricchissima di laghi, soprattutto nella zona di sud-est, la
cosiddetta regione dei laghi. I
laghi della Finlandia sono tutti di origine glaciale, infatti hanno una forma
allungata e sono poco profondi; i principali sono il Saimaa e il Lago Inari.
Le coste sono lineari lungo il
Golfo di Botnia, più frastagliate nel Golfo di Finlandia, in particolare
nelle isole che formano l’arcipelago di Åland.
Il lago Saimaa
Data la latitudine, la
Finlandia ha un clima rigido, con temperature molto basse in inverno e
fresche in estate (tra i 15 e i 20 gradi centigradi);
lungo le coste la presenza del Baltico mitiga in parte le temperature. Le
precipitazioni non sono elevate, maggiori nella tarda estate; le nevicate
invernali non sono frequenti, ma a causa delle basse temperature la neve
rimane sul terreno molto a lungo.
Un bosco di conifere innevate
La flora è quella
caratteristica delle regioni boreali: boschi di conifere più a nord, boschi
di latifoglie più a sud, con tundre nelle aree più settentrionali. La fauna
selvatica è quella tipica della taiga: cervi, lupi, orsi, animali da
pelliccia (ermellini, visoni, volpi, castori) e numerose specie di uccelli e
di pesci. L’animale tipico della Lapponia (la regione più a nord) è la renna,
che viene allevata.
Due renne
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GEOGRAFIA UMANA
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La Finlandia ha una popolazione
di poco più di 5 milioni di abitanti, con una densità media molto bassa (15
abitanti per km²), maggiore a sud dove il clima è più favorevole. La grande
maggioranza della popolazione appartiene al gruppo etnico dei Finni: parla il
finlandese ed è di religione cristiana protestante. Tra le minoranze va
segnalata quella svedese e quella dei Lapponi (o Sami), che vive nelle
regioni settentrionali.
Un allevatore di renne di etnia Sami
Date le temperature,
l’agricoltura in Finlandia è scarsamente praticata, ma produce comunque orzo,
barbabietole da zucchero, avena e patate. Di una certa rilevanza economica è
l’allevamento di renne e animali da pelliccia e la pesca è in grado di soddisfare
il mercato locale, ma la risorsa principale del paese è costituita dallo
sfruttamento delle foreste, cui si legano alcuni settori industriali: quello
per la lavorazione del legno e quello della produzione di carta e cellulosa.
In tempi recenti si sono sviluppati il settore dell’elettronica e quello
delle telecomunicazioni: la multinazionale Nokia è finlandese. Il commercio
estero è molto sviluppato, soprattutto per quanto riguarda l’esportazione dei
prodotti dell’industria del legno.
Un’industria per la produzione di carta
Capitale della Finlandia è
Helsinki, che assieme ad altre città (Espoo, Vantaa e altri centri minori)
forma un agglomerato urbano di circa un milione di abitanti, un quinto
dell’intera popolazione finlandese. Helsinki è il principale polo commerciale
del Paese e centro amministrativo e culturale.
La cattedrale luterana di Helsinki
Le altre città della Finlandia
sono tutte di medie dimensioni; le principali sono Tampere (che ospita
annualmente rassegne di musica e cinema e manifestazioni sportive) e Turku,
considerata il centro più antico del paese.
Una veduta della città di Turku
La Finlandia è una repubblica
parlamentare di tipo democratico, con più partiti che si presentano alle
elezioni che si svolgono ogni 4 anni.
Il palazzo sede del Parlamento finlandese a Helsinki
La Finlandia ha avuto e
continua ad avere una storia piuttosto ricca musicalmente: il compositore
Jean Sibelius è un eroe nazionale, mentre attualmente sono numerosi i gruppi
che fanno musica folk e quelli che suonano un particolare hard rock, spesso
in lingua finlandese. Il paese ha anche una ricca tradizione di tango
finlandese ed è conosciuto in tutto il mondo il suo regista cinematografico
più importante: Aki Kaurismaki. L’orienteering (che è una disciplina sportiva
nata nella vicina Svezia) è molto praticato in Finlandia. La Finlandia ha
inventato la sauna secca, o finlandese.
Monumento a Jean Sibelius a Helsinki
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