Approfondimenti

venerdì 20 giugno 2014

16 L'Unione Europea

L’UNIONE EUROPEA

Il 1° gennaio 1993 alcuni degli Stati dell’Europa si sono uniti nella Unione Europea (UE); essa è nata dopo un lungo processo iniziato alla fine della Seconda guerra mondiale, quando si capì che solo l’unione tra gli Stati avrebbe potuto evitare altre guerre disastrose come quella che era appena finita.
La prima tappa importante verso l’unione degli Stati europei è la costituzione, nel 1951, della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), che aveva lo scopo di creare un mercato comune di queste importanti risorse strategiche; ne facevano parte Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi.
Nel 1957 a Roma gli stessi Stati firmano il Trattato che fonda la Comunità Economica Europea (CEE), che intendeva abolire le tasse esistenti sulla esportazione delle merci e permettere la libera circolazione di materie prime, prodotti, manodopera e capitali.
La cartina successiva ti mostra quali sono i 6 Stati fondatori della CEE, ma ricorda che nel 1957 la Germania era divisa in 2 parti e solo la parte occidentale (Repubblica Federale Tedesca, o Germania Ovest) firmò il Trattato di Roma; la parte orientale (Repubblica Democratica Tedesca, o Germania Est) no.


Nel 1973 entrano a far parte della CEE la Gran Bretagna, l’Irlanda e la Danimarca.
Nel 1981 entra la Grecia.
Nel 1986 la Spagna e il Portogallo.
Nel 1990 la riunificazione della Germania allarga la CEE anche alla Germania Est.
Nel 1993 la CEE diventa UE.
Successivamente altri Stati entrano a far parte dell’Unione Europea: nel 1995 l’Austria, la Svezia e la Finlandia. Nel 2004 la Repubblica Ceca, la Polonia, la Lituania, la Lettonia, l’Estonia, l’Ungheria, la Slovenia, la Slovacchia, Cipro e Malta. Nel 2007 la Bulgaria e la Romania. Nel 2013 la Croazia.
Altri Paesi sono candidati all’entrata nella UE: la Macedonia, l’Islanda, il Montenegro, la Serbia e la Turchia. Candidati potenziali sono l’Albania, la Bosnia ed Erzegovina, il Kosovo.
Nel giugno 2016 un referendum nel Regno Unito ha visto vincente la posizione di chi vuole l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea (la cosiddetta Brexit): le conseguenze di tale uscita sono ancora oggetto di discussione.

L’UE è un organismo sopranazionale, cioè un organismo che può decidere alcune leggi che devono essere rispettate da tutti gli Stati che fanno parte dell’Unione Europea.
Queste leggi si basano su alcuni principi fondamentali:
-         democrazia
-         parità tra i sessi (cioè tra uomini e donne)
-         rispetto dei diritti umani.
Da questi principi derivano gli obiettivi che l’UE intende raggiungere. Essi sono:
-         la creazione di un territorio in cui siano garantite libertà, sicurezza e giustizia per tutti i cittadini
-         la tutela della salute, dell’ambiente e dei diritti dei consumatori
-         la lotta alla disoccupazione, alla povertà e all’emarginazione.
Come puoi constatare guardando la realtà in cui vivi, questi diritti non sono ancora stati raggiunti completamente, ma chi crede nell’Europa unita lotta perché questi diritti siano effettivi.
Per esempio tra i primi diritti di chi è cittadino europeo vi è quello di circolare e soggiornare liberamente su tutto il territorio della Comunità. Per questo alcuni Stati dell’Unione Europea hanno aderito nel 1995 alla Convenzione di Schengen, che ha abolito i controlli alle frontiere quando si passa da uno Stato all’altro.

Per raggiungere questi obiettivi l’UE si è organizzata attraverso alcune istituzioni ben precise; le principali sono:
-         la Commissione Europea
-         il Consiglio dei Ministri
-         il Parlamento Europeo.
La Commissione Europea è l’organismo che progetta e propone le iniziative in tutti i settori in cui l’Unione può intervenire. È formata da 28 commissari (uno per ogni Paese) e da un presidente, che nomina i commissari scegliendoli tra le personalità candidate dai governi degli Stati dell’UE. Ogni commissario si occupa di un settore particolare; propone nuove leggi e controlla che quelle già adottate siano osservate. La Commissione ha sede a Bruxelles (Belgio) e resta in carica per 5 anni.

    Bruxelles: Palazzo Berlaymont, sede della Commissione Europea

Il Consiglio dei Ministri Europeo esamina le proposte della Commissione e prende decisioni in merito ad esse. È composto dai ministri che sono stati eletti in ogni singolo Paese nei diversi settori: l’agricoltura, l’industria, l’istruzione eccetera. Anche il Consiglio dei Ministri si riunisce a Bruxelles.

       Bruxelles: Palazzo Justus Lipsius, sede del Consiglio dei Ministri Europeo

Il Parlamento Europeo viene votato direttamente dai cittadini di tutti gli Stati che fanno parte della Comunità (le prossime elezioni saranno tra il 22 e il 25 maggio 2014); è composto da 750 parlamentari (più un presidente) eletti ogni 5 anni e ha sede a Strasburgo (Francia). Ha il compito di approvare il bilancio (cioè la tabella delle spese e degli incassi anno per anno) dell’UE e di dare un parere sulle leggi presentate dalla Commissione.

    Strasburgo: Parlamento Europeo

Oltre alle istituzioni già descritte, ce ne sono altre:
-         il Consiglio Europeo (composto dai capi di stato o di governo dei singoli Paesi)
-         la Banca Centrale Europea che è composta dai rappresentanti dei Paesi che hanno adottato l’euro, emette le banconote e le monete e prende le decisioni che riguardano l’euro. Ha sede a Francoforte sul Meno (Germania). L’euro è la moneta unica che è entrata in vigore il 1° gennaio 2002 nella maggioranza dei Paesi che fanno parte dell’UE
-         la Corte di Giustizia, che esamina le differenze tra le leggi delle singole Nazioni e quelle europee
-         la Corte dei Conti, che controlla i bilanci dell’UE, dei singoli Stati e delle imprese che hanno ricevuto finanziamenti europei.

 Francoforte sul Meno: la sede della BCE

15 Gli Stati europei

GLI STATI EUROPEI

Gli Stati europei sono 46:


Ecco alcuni dati di base su questi Stati:


Le bandiere degli Stati Europei:


Pur facendo parte dell’Unione Europea, Cipro è considerato uno Stato asiatico; ecco comunque la sua bandiera, assieme a quella della Turchia (che ha una parte del proprio territorio in Europa) e a quella del Kazakistan (che si trova tra Europa e Asia):


14 La regione continentale temperata

LE REGIONI CLIMATICHE IN EUROPA

LA REGIONE CONTINENTALE TEMPERATA



DOVE SI TROVA
Nel cuore dell’Europa, dalla Francia alla Germania, dalla Polonia alla Russia, dagli Stati Balcanici all’Ucraina; in più, si trova in zone marginali del continente, come la Pianura Padana e gli Appennini, la zona meridionale della Penisola Scandinava e una zona tra Mar Nero e Mar Caspio.
Le zone colorate in grigio nella cartina soprastante, hanno un clima arido, che possiamo considerare una manifestazione estrema del clima continentale temperato.
CLIMA
TEMPERATURE: generalmente calde d’estate e fredde d’inverno (con una forte escursione termica, tanto più evidente, quanto più ci si allontana dal mare), le temperature dipendono anche dalla latitudine e dall’altezza del sole nell’arco delle stagioni.
PRECIPITAZIONI: mano a mano che ci si allontana dalle zone costiere e mano a mano che si va a Est, le precipitazioni diminuiscono sensibilmente. D’inverno possono assumere facilmente carattere nevoso.
VENTI: variabili: umidi se provenienti dall’Atlantico, freddi se provenienti dalla Russia siberiana.  
Poiché la regione è molto vasta, le condizioni climatiche sono molto variabili, sia a seconda della latitudine, sia a seconda della longitudine (le zone più orientali sono infatti piuttosto lontane dal mare). Le zone aride sono caratterizzate da scarsa piovosità, soprattutto d’estate, quando la pioggia è quasi assente.
FLORA
La regione continentale temperata è caratterizzata dalle foreste di latifoglie e dalle praterie: gli alberi tipici delle foreste sono querce, farnie (un tipo di quercia), tigli, olmi, cerri, aceri, betulle, carpini bianchi. Le praterie sono contraddistinte dalle piante erbacee, in particolare nella puszta ungherese, che è la prateria più grande.
Nella steppa delle zone aride crescono erbe e qualche arbusto.
FAUNA
Le foreste di latifoglie sono il regno di cervi, volpi, lupi, roditori, vari uccelli, lucertole, serpenti e tartarughe.
Nelle praterie un tempo vivevano grandi mammiferi erbivori, oggi quasi estinti o, in alcuni casi, reintrodotti (come il bisonte europeo); oggi ci vivono soprattutto lepri, ricci, talpe, oppure gallinacei come i galli cedroni, le quaglie e i fagiani e volatori come i passeri e i rapaci, nonché anfibi (rane e rospi, salamandre) e piccoli rettili (lucertole e ramarri). Ma la fauna più ricca delle praterie è quelle degli insetti: api, maggiolini, farfalle, formiche, coccinelle e altri invertebrati che vivono nel terreno (chiocciole, lombrichi, e ragni) che sono il nutrimento di vari uccelli e di animali insettivori.
Nella steppa possiamo trovare soprattutto i roditori e gli ungulati (tra cui i cavalli e l’antilope della steppa); la puzzola e la volpe sono i principali animali da preda; tra gli uccelli i più diffusi sono il gheppio, la gru e l’aquila.
CARATTERISTICHE PARTICOLARI
Tutta questa regione ha visto nei secoli ridursi enormemente le zone di flora spontanea; oggi sono quasi scomparse, sostituite da campi coltivati e da centri abitati e industriali. Se qua e là ci sono ancora grandi foreste (ma molto meno di quanto poteva esserci secoli fa), ciò è dovuto principalmente alla creazione di parchi e riserve, studiate appositamente per la conservazione della flora e della fauna originarie di questa regione. Persino la steppa, pur non essendo molto abitata, è stata trasformata in un vasto terreno da coltivare: del resto qui i suoli sono neri e fertili, ricchi di humus e minerali, e quindi particolarmente favorevoli alla coltivazione dei cereali.
POPOLAZIONE
Essendo il territorio per la maggior parte pianeggiante, le attività agricole sono abbondantemente praticate, anche se va fatta una distinzione tra i territori occidentali (dove l’agricoltura è stata razionalizzata e diversificata ed è molto redditizia) e quelli orientali, dove il socialismo sovietico non è riuscito a ottenere gli stessi risultati dell’Europa dell’Ovest. Nell’Europa occidentale accanto all’agricoltura è molto praticato l’allevamento, soprattutto di bovini da latte e da carne, ma anche di suini, ovini e pollame. Nell’Europa orientale prevale la monocoltura (cioè la coltivazione di un solo prodotto), in particolare di cereali, ma anche di  barbabietola, tabacco, girasole e colture foraggere.

LE IMMAGINI:

Foresta di latifoglie in Polonia

Aceri in Russia

Prateria nella Pianura della Valacchia

L’aridità della Meseta spagnola

Steppa russa a fine estate

Steppa russa in primavera

Campagna tedesca

Campi di girasoli in Ucraina

Allevamento di maiali nella Pianura Padana

Bisonti europei nella riserva naturale della Foresta di Białowieża in Polonia

Due esemplari di antilope saiga (Saiga tatarica) nella steppa russa

Tartaruga lungo un fiume russo

Aquila della steppa russa

Una farfalla (Lycaena dispar) nelle pianure della Romania

13 La regione mediterranea

LE REGIONI CLIMATICHE IN EUROPA

LA REGIONE MEDITERRANEA


DOVE SI TROVA
Nel Portogallo meridionale, lungo le coste bagnate dal Mar Mediterraneo della Penisola Iberica, Italiana e Balcanica, fino alle coste del Mar Nero e della Turchia, nonché nelle isole del Mediterraneo.
CLIMA
TEMPERATURE: l’inverno è mite, perché le montagne bloccano i venti freddi provenienti da nord, perché il Mar Mediterraneo è un bacino di acqua piuttosto calda (+13°C di norma) e perché si fa sentire anche l’influsso caldo proveniente dall’Africa e in particolare dal deserto del Sahara. Non è escluso che in inverno ci possano essere periodi di freddo. L’estate è calda.
PRECIPITAZIONI: Di fronte a un’estate secca e arida, l’inverno è discretamente piovoso, a causa dell’aria umida proveniente dall’Atlantico.
VENTI: umidi se provenienti dall’Atlantico, caldi e secchi se provenienti dall’Africa.
FLORA
Tipica di questa regione è la macchia mediterranea, un bosco composto di arbusti sempreverdi (cioè che conservano le foglie anche in inverno: per esempio il corbezzolo, l’oleandro, il caprifoglio) e di alberi bassi come l’olivo, il leccio, l’alloro, il mirto e il ginepro; numerose sono le piante aromatiche, come la lavanda, il rosmarino, la menta, la salvia, il timo. La flora mediterranea, inoltre, comprende alberi (in parte frutto di coltivazione), quali gli agrumi, i fichi, i mandorli, le querce da sughero, i cedri e i carrubi. Diffusa è la presenza di pini marittimi.
FAUNA
Sebbene l’antica presenza dell’uomo nelle terre circostanti il Mediterraneo abbia impoverito la fauna di questa regione, si possono trovare ancora cinghiali, istrici, caprioli, daini, scoiattoli, volpi, lupi, tassi, donnole, faine, roditori, testuggini, lucertole e molte specie di uccelli (la poiana, il gruccione, la cinciallegra, il gheppio, la rondine), di anfibi e di insetti.
Il Mar Mediterraneo è ricco di una diversificata fauna ittica.
CARATTERISTICHE PARTICOLARI
Tra le isole del Mediterraneo è particolarmente interessante la Sardegna: la sua storia geologica e il lunghissimo isolamento l’hanno resa un’isola dalle caratteristiche uniche. Per quanto riguarda la flora, si segnalano la ricchezza di specie e l'estensione della macchia mediterranea, mentre si registra la totale assenza di conifere. Per quanto riguarda la fauna, sono tipici della Sardegna il muflone, la foca monaca e la passera sarda; mancano completamente esemplari di vipere, tassi, lupi, orsi, mentre altri animali (tra cui le volpi e i daini) hanno caratteristiche diverse dalle specie che vivono fuori dall’isola.
POPOLAZIONE
Fin dall’antichità la regione mediterranea ha subito la presenza dell’uomo, che ha gradualmente abbattuto la foresta originaria e introdotto le colture più adatte al tipo di clima e di suolo qui presenti. In particolare i cereali nelle zone pianeggianti e gli olivi e le viti sulle colline (spesso rese coltivabili mediante la costruzione di terrazzamenti e di speciali sistemi di irrigazione).
Più recente è invece la coltivazione di un’altra specie tipica della regione mediterranea: gli agrumi. A parte il cedro, conosciuto già dagli antichi Romani, il limone e l’arancio amaro sono stati introdotti in Europa nel X secolo dagli Arabi. Al XVI secolo e ai Portoghesi si deve la coltivazione dell’arancio dolce, mentre il mandarino è stato introdotto sulle rive del Mediterraneo solo nel XIX secolo.

LE IMMAGINI:

Macchia mediterranea nell’isola di Samo (Grecia)

Arbusti della macchia mediterranea in Toscana

Costa in Algarve, la regione più meridionale del Portogallo

Costa della Crimea sul Mar Nero

Pino marittimo sulla Costa Azzurra (Francia)

Terrazzamenti nella Costiera Amalfitana (Italia)

Aranceto in Sicilia (Italia)

Vigneto in Grecia

Ulivi nell’isola di Creta (Grecia)

Quercia da sughero in Sardegna (Italia)

Cinghiale abruzzese

Un muflone

Foca monaca

Passera sarda

Polpo nel Mar Egeo

12 La regione atlantica

LE REGIONI CLIMATICHE IN EUROPA

LA REGIONE ATLANTICA

  
DOVE SI TROVA
Nell’Arcipelago britannico (che comprende le due grandi isole della Gran Bretagna e dell’Irlanda, più i numerosi arcipelaghi che circondano le due isole maggiori) e negli Stati bagnati dall’Oceano Atlantico (dal Portogallo, alla Spagna, alla Francia, al Belgio, ai Paesi Bassi, fino alla Norvegia).
CLIMA
TEMPERATURE: miti in inverno, fresche in estate.
PRECIPITAZIONI: frequenti in tutte le stagioni, a causa dell’aria umida che arriva dall’oceano; maggiori sulle coste, ma presenti anche nelle zone interne.
VENTI: costanti e umidi, provenienti da nord-ovest in estate e da sud-ovest in inverno.
FLORA
La flora tipica di questa regione è costituita da boschi di latifoglie (in particolare querce e faggi), che lasciano il posto alle conifere nelle zone di montagna.
Nelle isole Britanniche e lungo le coste del Mare del Nord troviamo le brughiere (dette anche lande), cioè dei terreni incolti ricoperti di cespugli e arbusti, fra i quali tipica è l’erica.
Ricorda, però, che questa regione è stata fortemente abitata dall’uomo da molti secoli, perciò la flora originaria è stata abbattuta e rimane solo in alcune zone più inospitali (dove troviamo le brughiere).
FAUNA
La scomparsa della flora originaria di questa regione ha compromesso anche la presenza della fauna. Tra i mammiferi che vivono allo stato selvatico troviamo cervi e roditori di piccole dimensioni. Più numerose sono le specie di uccelli che vivono in questa regione; per esempio alcuni rapaci (come l’aquila, il gufo e il falco) e numerosi passeriformi (il passero, il fringuello, l’usignolo), nonché uccelli marini (il gabbiano, il cormorano, la pulcinella di mare, l’uria) e altri volatili come l’oca, l’anitra, il cigno e la cicogna (che spesso nidifica sui tetti delle case; nei Paesi Bassi si crede che ciò porti fortuna agli abitanti della casa).
Vi è anche una grande varietà di pesci, tra cui il merluzzo, lo sgombro, il tonno, l’aringa e il salmone.
CARATTERISTICHE PARTICOLARI
La regione atlantica è interessata da una delle più conosciute correnti marine della Terra: la Corrente del Golfo.
Si chiama così perché ha origine nel Golfo del Messico, in America centrale, ed è una corrente calda che attraversa l’Atlantico a una velocità di 6-7 chilometri all’ora, giungendo fino alle coste portoghesi, britanniche e norvegesi; poiché la sua temperatura è di parecchi gradi superiore a quella delle acque circostanti, le regioni che ne sono bagnate ne sentono l’influsso sul clima, che è appunto più caldo di quello che troviamo in altre parti del mondo alla stessa latitudine.
POPOLAZIONE
Poiché la zona ha un clima favorevole all’agricoltura, essa è molto diffusa: in particolare si coltivano cereali (frumento, avena, segale e orzo), barbabietole da zucchero, patate, lino, mele, luppolo e foraggio. Quest’ultimo viene usato per bovini e ovini che sono allevati in gran numero.
Importante nel Mare del Nord è la presenza di giacimenti di petrolio.

LE IMMAGINI:

Tipico cielo nuvoloso in Gran Bretagna

Bosco di latifoglie in Irlanda

Costa irlandese: la presenza di forti venti impedisce la crescita di alberi ad alto fusto

Costa in Galizia (nord-ovest della Spagna): pur essendo a una latitudine più bassa, 
non è molto diversa da quella irlandese dell’immagine precedente

Brughiera in fiore in Cornovaglia

La vegetazione di un fiordo norvegese risente fortemente della Corrente del Golfo 
(nota la presenza di conifere sulle pendici dei rilievi)

Pulcinella di mare in Scozia

11 La regione continentale fredda

LE REGIONI CLIMATICHE IN EUROPA


LA REGIONE CONTINENTALE FREDDA

  
DOVE SI TROVA
Nella parte meridionale dell’Islanda, nelle regioni scandinave attorno al Mar Baltico, nella Russia settentrionale e sulle montagne più alte delle Alpi, dei Pirenei, dei Carpazi e del Caucaso.
CLIMA
TEMPERATURE: variano a seconda delle stagioni e generalmente presentano una forte escursione termica: l’estate è breve ma calda (fresca nelle zone di montagna), mentre l’inverno è lungo e freddo.
PRECIPITAZIONI: le regioni attorno al Mar Baltico non ricevono l’umidità proveniente dall’Oceano Atlantico a causa delle Alpi Scandinave, perciò hanno precipitazioni scarse e concentrate soprattutto in estate. Le nevicate invernali sono limitate, ma, a causa delle basse temperature, la neve rimane a lungo sul terreno. Sulle zone di montagna piove d’estate e nevica in inverno.
VENTI: freddi.
FLORA
Alle latitudini maggiori prevalgono le foreste di conifere, che si mescolano poi alle foreste di latifoglie, le quali prevalgono decisamente alle latitudini più basse (con betulle, aceri, faggi e querce).
Nelle zone di montagna più elevate (oltre i 3.000 metri circa) la flora è assente; al di sotto troviamo muschi, licheni e alcuni fiori; più in basso (tra i 1.500 e i 2.000 metri) prevalgono le conifere.
FAUNA
È simile a quella della taiga: lupi, ermellini, visoni, volpi, orsi bruni, castori, cinghiali, lontre, martore, roditori comuni, più numerose specie di uccelli (tra cui l’oca selvatica, il cuculo, il gufo, la cinciallegra) e di pesci (la trota, il luccio nelle acque dolci; il merluzzo bianco, l’aringa e lo sgombro nelle acque salate; il salmone, che vive in entrambe).
Nelle zone di montagna, in particolare sulle Alpi, troviamo l’aquila reale, il picchio, lo stambecco, la marmotta, la vipera.
CARATTERISTICHE PARTICOLARI
La Finlandia è quasi completamente inserita nella regione a clima continentale freddo: il 76 % del suo territorio è coperto da foreste e, calcolando il numero degli abitanti, possiamo dire che ogni finlandese ha 4,7 ettari di foresta a testa. D’altra parte il 36% delle esportazioni finlandesi è legato alle industrie che producono legname. E questo in un ambiente, la taiga, dove gli alberi hanno mediamente una stagione di crescita compresa tra i 120 e i 180 giorni, cioè tra i 4 e i 6 mesi.
POPOLAZIONE
Poco adatta all’insediamento umano, questa regione è scarsamente abitata, anche se la presenza dell’uomo ha comunque contribuito a una forte riduzione della flora originaria (se si esclude la Finlandia). L’uomo che vive qui si dedica principalmente allo sfruttamento delle foreste (da cui ricava legno, cellulosa per la carta, fiammiferi – sono famosi nel mondo i fiammiferi svedesi) e all’allevamento (sia quello ittico, sia quello da pelliccia).

LE IMMAGINI:

Foresta finlandese a Nilsia
 
Bosco di betulle in Russia

Orso bruno nella taiga finlandese

Gufo grigio in Finlandia

Oche selvatiche

Un norvegese mostra il merluzzo che ha appena pescato

Salmoni

Fioritura nelle Alpi Orobie

Stambecco sulle Alpi

Camoscio dei Pirenei

Aquila reale sulle Alpi